L’idea di scrivere un libro per ricordare papà è maturata col progredire della sua malattia. All’inizio, come descritto nel racconto, la proposta di buttar giù qualche appunto sulle sue memorie è stata motivata unicamente dal fatto di tenerlo un po’ occupato per affrontare il buio dell’inverno.

Il freddo e la malattia l’hanno incollato alla sua poltrona reclinabile e uno tra i suoi pochi diversivi era proprio quello di scrivere e ripercorrere la sua storia. Non l’aveva mai fatto prima quindi non è stato facile per lui, anche perchè le mani tremavano e la concentrazione era labile.

Vorrei ringraziare fin d’ora tutte le persone che per affetto, ma anche per curiosità di conoscere meglio l’uomo speciale che è stato, leggeranno questa semplice produzione. Nè io nè papà siamo scrittori ma la tenacia, la determinazione e la voglia di lottare, nel suo caso, e l’amore e la stima per lui, nel mio, ci ha portato a questo.

















Ci sarebbero ancora moltissimi episodi della sua vita da sviluppare, alcuni lui non è riuscito a scriverli o nelle sue condizioni non li ricordava bene. Se qualcuno ha voglia di raccontarli oppure semplicemente di scrivere un pensiero, una dedica, un’impressione suscitata dalla lettura, puo’ condividere tutto ciò nella sezione “pensieri”. Sarà davvero gradito!

Dino se ne è andato serenamente, accompagnato e avvolto da un amore grande. Vorrei che, anche se si conosce il finale della storia, non rimanesse solo la tristezza, ma anche e soprattutto una sensazione di speranza e tranquillità. Ora lui sta bene e lo immagino giocare in un meraviglioso campo da golf, godendosi il sole e la pace